Storia dell'Ascesa e Declino dei Social
Il titolo di quest'articolo è un pò fuorviante. Non intende dire che i social sono un concetto vecchio.Descrive invece il ciclo di vida di un social tipico e mostra come la maggior parte dei maggiori social sono ormai vecchi (anche se il concetto che rappresentano continua ad essere attuale) e non hanno più nulla da dire.
Dopo anni di uso e di osservazione dei più famosi social, sono riuscito a riconoscere uno schema secondo il quale il ciclo di vita di un social si divide in tre stadi:
- Startup e ascesa
- Assestamento e consolidazione e
- Decadenza
Detto questo, non sto neppure parlando del loro livello di successo o della loro abilità di generare guadagni. Per esempio, Facebook è molto decadente, ciò nonostante sta generando più guadagni che mai. Allora qual'è il problema? Se continuano a generare attivi così forti, sono tutto fuorchè decadenti! Si, senz'altro, continuano a svolgere il loro scopo, ma cosa dire di te come utente?
Quando parlo di ascesa, stabilizzazione e decadenza, mi riferisco al valore che la piattaforma ha da offrire all'utente, riguardo, in particolare, all'esperienza dell'utente e al suo modo di percepire la piattaforma. Mi riferisco alla sua utilità, a quel che apporta a noi come utenti, al nostro entusiasmo, insomma, la vera utilità, non la loro rentabilità.
Per parlare di Facebook una volta di più, al principio era un furore. La gente era fanatica e dipendente, nessuno si azzardava a criticarlo. Oggi, anche se la gente continua a usarlo, Facebook è fonte più di critiche che di elogi. La gente ora lo guarda con diffidenza, in parte a causa dei problemi legali e scandali che la società ha generato in passato e la gente lo usa semplicemente perché « non c'è altro », Se fosse esistita una concorrenza più equilibrata nel mondo dei social, se la gente avesse avuto famose alternative, forse sarebbe stata un'altra storia. Ma procediamo a fornire una descrizione dettagliata di queste tre tappe.
- Stadio 1: Startup e Ascesa In molti aspetti e per molti social questo è il miglior momento. È quando il social ha sete di crescita, voglia di dimostrare qualità, di affermarsi e guadagnare utenti. È lo stadio dove l'utente è maggirmente valorizzato, e, visto che il social è nuovo, tutte le sue funzionalità sono anche una novità. Gli unici risultati possibili sono il successo o il fallimento, quindi, se la piattaforma suscita reazioni positive nell'audienza, queste reazioni saranno esclusivamente positive. Tutto è nuovo, tutto è fresco, la voglia di fare è grande. Chi non ricorda Facebook nel 2005-2009 o Badoo nel 2005-2007?
- Stadio 2: Assestamento e Consolidazione Raggiungendo questo stadio, il social si è finalmente stabilito, diventando famoso e totalmente riconosciuto, ha raggiunto il suo livello di maturità e successo definitivo. In questo stadio, le prime difficoltà dell'utente cominciano ad apparire, così pure le prime critiche e i primi ostacoli, è il punto dove si può finalmente determinare quando il social decadrà e quanto rapidamente. È anche lo stadio dove vengono commessi gli errori più fatali che porteranno inevitabilmente allo stadio di decadenza. Non tutti i social commettono queseti errori, ma la maggior parte li commettono. A questo punto, è quando gli algoritmi entrano in gioco a decidere quello che deve essere visto o no. In questo momento è anche quando alcuni social vengono comprati da aziende più grandi. Ma la durata di tutto questo è variabile.
- Stadio 3: Decadenza Il social ha già commesso tutti i suoi error, le cose cominciano a stagnarsi e saturarsi, e, generalmente, la piattaforma ha perso la sua essenza iniziale. Spesso continua ad avere successo e generare profitti, mentre il altre sedi crolla eventualmente (vedi Yahoo! o MySpace). Comunque vadano le cose non ha più nulla da offrire all'utente, neppure dal punto di vista dell'interfaccia utente. È anche quando il contenuto comincia a ripetersi e l'utente è meno valorizzato. In questo stadio, i fondatori non hanno più la sete iniziale e si focalizzano generalmente su altri progetti o semplicemente sentono apatia. Questo stadio è quando l'utente meno conta, è quando alla piattaforma importa di meno avere nuovi utenti e il contenuto generato da loro conta meno. In questo momento è quando quello che dovrebbe diventare virale o avere zero audienza diventa totalmente determinato algoritmicamente, secondo le visioni politiche e gli interessi del social. Questa è stata la ragione per la quale Twitter ha bandito Trump nel 2020, o Facebook chiude o modera gli accounts di chiunque parli male di Israele o anche dell'università di Harvard (o almeno così faceva). O Quora chiude il tuo account soltanto perché hai messo un link esterno in una delle tue risposte, poco importa se l'hai fatto in risposta a una domanda che ti ha fatto qualcuno con l'intenzione genuina di aiutare gli altri. Oppure è quando Badoo ti costringe a risolvere Captcha difficilissimi anche per una persona, o quando Google ti pone un link morto in prima pagina soltanto perché il webmaster di quel link ha comprato un dominio scaduto che apparteneva al governo. Importa che il risultati siano rilevanti? Assolutamente no.
Gli esempi che illustrano uno stadio decadente di un social o di un altro grosso sito web sono senza fine, ma qui, esporremo soltanto tre casi per esprimere chiaramente l'idea che vogliamo trasmetterti.
Tre Casi di Studio: Facebook, Badoo e Quora
Ho scelto questi tre social per illustrare i miei argomenti usando casi di studio. La mia selezione è basata sul fatto che queste tre piattaforme sono abbastanza diverse e condividono differenti modelli di business, mostrando che una nicchia specifica non è il problema e che questi problemi sono, invece, comuni, a causa della natura dei social stessi, come possiamo constatarlo. Ho evidenze per mostrare come ognuno di questi tre social è passato per ognuno di questi tre stadi, ciascuno in modo diverso ma simile, relativo al contenuto ed esperienza utente specifici. Tu stesso riconoscerai le cose che descriverò perché non è un segreto. L'avrai sicuramente notato anche tu.
Caso 1: Facebook
Stadio di Startup e Ascesa
Come ho già menzionato, all'inizio Facebook era un delirio. Non c'erano gruppi, canali, video, storie, semplicemente ogni persona condivideva le sue cose, e tutti i suoi amici, senza esclusioni, vedevano quel che la persona condivideva. Era il tempo in cui ogni persona condivideva realmente di tutto con i suoi conoscenti reali. Forse con qualche eccezione, ma la regola era chiara. Non sto dicendo che stringere un'«amicizia» con qualcuno che non conosciamo nella vita reale sia sbagliato, se non fosse che questa era la regola più importante di Facebook: l'utente, al meno in teoria, sono poteva condividere con persona che conosceva realmente, costrizione interessante ma molto difficile da far rispettare nella pratica. Ciò nonostante Facebook ha fatto uno sforzo considerevole, anche se alla fine è stato a vuoto. Ma la cosa più importante è che Facebook aveva un solo proposito: quello di far condividere i post degli utenti con tutti i loro reali contatti. Al massimo c'erano diversivi occasionali come i quiz o gli indovinelli che gli utenti stessi creavano con la nascente API di Facebook. Peró il social aveva un proposito unitario e questo scopo è stato ben raggiunto.
Stadio di Consolidazione
I primi ostacoli per l'utente cominciano. Non esiste più un muro di notizie, esiste ora un feed di notizie e non è solo un cambiamento di nome, ormai la visibilità di ogni post è determinata algoritmicamente. La gente non può più condividere quello che vuole, se trasgredisci un diritto d'autore, anche se vuoi condividere dieci secondi di una canzone, Facebook ti lascerà il video senza audio. E questo non avrebbe violato assolutamente nulla, al contrario, sarebbe semmai una pubblicità per l'artista, ma queste cose Facebook non le capisce. Nello stesso modo hanno cominciato a penalizzzare la gente per chiedere amicizia a persone che non conoscono nella vita reale. Ricordo che una volta, quando avevo un account personale, questo è stato limitato priprio per chiedere amicizia a persone che Facebook suggeriva, ma non mi conoscevano nella vita. Nello stesso periodo, con l'aggiunta di gruppi di vendita, pagine di figure pubbliche e altre cose irrilevanti, il proposito originale di Facebook sta cominciando a perdersi, stiamo parlando dell'epoca tra il 2012 e il 2017. Ormai per diventare virale devi pagare, con il famoso boost post, se per caso metti un link nel tuo post, sei automaticamente « shadow banned », Facebook cambia il suo layout originale per renderlo più simile a quello di Twitter, stiamo già nel 2017, e per battere la concorrenza e competere con Instagram, comprato di recente, Facebook integra video corti, reels, storie in un miniestrone senza significato che farà precipitare il social alla sua tappa di decadenza. Senza contare i numerosi scandali a proposito dei dati personali degli utenti venduti senza autorizzazione. Inoltre, il CEO e creatore Mark Zucherberg, che, dal 2012 ha lavorato attivamente per diventare una celebrità, è ora visto con molta sfiducia dalla maggior parte degli utenti.
Stadio di Decadenza
A questo punto Facebook ha completamente perso il suo proposito originale. La gente ormai lo usa più per abitudine che per passione, oppure per vedere le dirette. Troppi profili falsi, mentre i giovani, che sono il lato tagliente dell'attualità, stanno ormai su Instagram, dove non ci sono i genitori e i nonni che su Facebook vedrebbero quello che fanno. Prima Instagram, poi TikTok (in quanto Instagram è meno rock and roll, al meno in apparenza, non mi piace affatto l'atteggiamento spia di TikTok). Genitori, nonni, profili falsi, materiale pornografico, video illegali, truffe, marketplace, censura, pubblicità forzata, Facebook vuole ormai abbracciare tutto senza essere più nulla. Meta ha fatto di Facebook il social più ipocrita del mondo, dove puoi perfettamente essere moderato per una parola forte o per aver criticato la comunità LGBT+, ma dove allo stesso tempo tollerano in silenzio video criminali o spam. Zuckerberg si rende conto di tutto questo e cambia il nome della società, che da Facebook diventa Meta e comincia a promuovere il metaverso, una realtà virtuale dove vige la dittatura woke il cui obbiettivo e disumanizzare la gente con il suo pensiero unico ed è finalmente fallimento. Con un Facebook decadente e un metaverso che non va da nessuna parte, dovremmo compiangere Zuckerberg? Per niente. Lui è oggi il secondo o terzo uomo più ricco del mondo e, anche se gli va malissimo, vorrei condividere soltanto l'1% dei suoi dolori.
No, amici miei, non dobbiamo compatire Zuckerberg, ma noi stessi che continuiamo a usare i suoi prodotti. Non ho nulla contro Facebook, anche se, in fondo, questo fenomeno è comune alla maggior parte dei social media, ma ormai Facebook, un'entità più potente che mai, un social media che oggi è il più usato al mondo, è già morto concettualmente, il suo senso del marketing ha fatto harakiri, e ha già perso ogni significato come social media che una volta - e dico una volta perché metterei in dubbio anche questo - fu iconico.
Caso 2: Badoo
Stadio di Startup e Ascesa
Badoo è partito alla grande, non solo perché aveva importato una base di utenti da un'altra piattaforma, ma anche perché è stato praticamente una delle prime piattaforme di incontri gratuite. Ha anche combinato, al meno nel senso sociale di quell'epoca, le caratteristiche di un social con quelle di un sito di incontri. Conosciuto anche con il nome di Yamky (o qualcosa del genere), Badoo offriva tutti i suoi servizi gratuitamente. Le donne apparivano in ordine di iscrizione e non c'erano algoritmi che influivano su quello che potevi trovare o no. Aveva anche caratteristiche innovative, d'avanguardia, come la possibilità di far risalire gratis per 24 ore il tuo profilo ai primi posti dei risultati di ricerca. Era una gran promessa e anche una seria minaccia per le stabilite piattaforme di dating come Match.com o l'allora famoso Meetic.
Stadio di Consolidazione
Questo stadio coincide con il periodo in cui Badoo ha introdotto servizi a pagamento nella sua piattaforma, i cosiddetti « super poteri ». Non è che sia sbagliato aggiungere servizi a pagamento, dopo tutto sappiamo benissimo che una piattaforma del genere richiede cospique risorse di manutenzione e sviluppo, specie quando diventano importanti. Alla luga, è impossibile per una simile piattaforma mantenersi senza una forma di monetizzazione. Lo sbaglio di Badoo è stato piuttosto di marketing; la gente non ha preso bene il suo modo di fare i soldi dopo essere stato gratis come Facebook. Inoltre, cambiamenti costanti e inconsistenze nei dati (per esempio se facevi una ricerca in Messico ti uscivano risultati in Repubblica Dominicana o addirittura in Spagna, a causa dell'esistenza di varie località con lo stesso nome in Paesi diversi), a cui Badoo non ha mai badato per incapacità o indifferenza, non gli hanno mai fatto giustizia. Altro errore grave durante questo stadio è stato la mancanza di considerazione ed empatià per gli utenti, especialmente uomini. Molti account falsi, truffe incontrollate, tanti profili di bassa qualità e un notevole squilibrio di generi hanno contribuito allo scontento generale. Badoo divenne rapidamente il cibo spazzatura del dating online, e la sua cattiva reputazione non ha fatto altro che crescere.
Stadio di Decadenza
Questo stadio è cominciato quando Badoo cominciò progressivamente a imitare il modello di Tinder, perdendo la sua essenza, nonché funzionalità originali. Questa funzionalità stile Tinder chiamata « Encounters » si è deteriorata gradatamente fino all'aggiornamento del 2023 del sito/app. Adesso gli utenti non possono scrivere descrizioni personali più lunghe di 500 caratteri, non possono caricare più di sei foto o cambiare facilmente la loro foto principale. Non è più possibile voltare o commentare le foto e la versione desktop senza GPS ha praticamente smesso di funzionare (anche se credo che questo problema è stato risolto più tardi). I Super Poteri sono diventati un'iscrizione Premium, che è essenzialmente la stessa cosa, in quanto Badoo realizzò quanto ingloriosi erano stati. Gli algoritmi hanno fatto in modo che soltanto nella sezione Encounteers puoi trovare persone interessanti, ma ci sarà anche un ad ogni 5 «swipe». Mentre nella sezione «Discovery» o «Nearby People», solo vedrai gente il cui profilo è simile al tuo, cioè se il tuo profilo ha un basso punteggio (ed è il caso del 99% degli uomini), vedrai solamente provili femminili bassi, imitando ancora il modello di Tinder. Tradotto in buon italiano, questo significa che se Badoo calcola algoritmicamente che sei un cesso, ti farà vedere soltanto cessi. Ma il peggio deve ancora venire, difatti Badoo dovrà ancora fondersi con bumble, una piattaforma decisamente femminista. Tale fusione sarà pure stata conveniente per i padroni, ma per noi utenti è stato un disastro concettuale. Adesso Badoo ha perso completamente la sua essenza iniziale e molti credono che la sua associazione con Bumble, altro non è che un preludio alla sua fine definitiva (parlo evidentemente dal punto di vista concettuale, non mi riferisco necessariamente alla distruzione commerciale dell'attività). L'elevato numero di ostacoli alla creazione di nuovi account Badoo - che richiedono un numero di telefono cellulare, la verifica delle foto con metodi ancora inaffidabili e CAPTCHA quasi impossibili da risolvere, anche per gli esseri umani - porta a pochi nuovi utenti. La piattaforma è stagnante e non ha nulla di nuovo da offrire.
Caso 3: Quora
Stadio di Startup e Ascesa
Quora è cominciato con l'idea di migliorare un modello già esistente, quello di Yahoo! Answers. Creato da un ex impiegato di Facebook, Quora è partito con il proposito di creare un sito di domande e risposte molto più serio di Yahoo! Answers, il quale era pieno di domande di bassa qualità, mancanze di rispetto e insulti. Ma Quora è stato disegnato per essere un social dove gli esperti avrebbero condiviso le loro conoscenze soddisfacendo la curiosità di chiunque avesse voluto fare una domanda su un soggetto particolare. Per esempio, se avevi una questione legale, di carattere medico, scientifico o generale, lì stava l'esperto che ti dava una risposta reale e semplice al tuo quesito specifico. La qualità delle risposte era dunque un elemento chiave della piattaforma e inizialmente, per incentivare risposte di alta qualità, Quora attribuiva dei punti che venivano scontati ogni volta che facevi una domanda. Quindi dovevi rispondere a un certo numero di domande per non essere limitato nelle domande che potevi fare. E come se non bastasse, Quora ha lanciato un programma di fedeltà che stimolava la vanità degli scrittori (chiamando «scrittori» ovviamente a coloro che rispondevano alle domande, per cominciare) e per un periodo, Quora ha offerto compensi economici a color che rispondevano. Gli «scrittori» più prolifici venivano chiamati «Featured Writer» o anchd «Top Writer». Oltre a questo Quora implementò la politica BNBR (Be Nice, Be Respectful), per moderare le discussioni accalrate che sarebbero degenerate ai famosi insulti di Yahoo! Answers. Ma come tutto nella vita, anche Quora, il social intellettuale, doveva alla fine deterirarsi fino alla più completa decadenza.
Stadio di Consolidazione
Le cose sono cominciate a cambare quando Quora ha smesso di compensare economicamente a coloro che scrivevano le risposte, cominciando anche a praticare la censura, favorendo contenuti allineati con la loro Correttezza Politica Democrata Californiana (CPDC), eclissando mediante shadow ban, tutto quello che era apertamente non conforme con queste visioni. Ben presto, il social media intellettuale, che avrebbe dovuto soddisfare gli interessi degli utenti, ha implementato un algoritmo che decideva, in base agli interessi commerciali e di CPDC della piattaforma, quali contenuti dovevano o non dovevano essere visti. Inoltre, la politica BNBR è diventata rapidamente un'arma a doppio taglio e uno strumento di censura. Gli utenti non potevano mancare di rispetto a nessuno, nemmeno per autodifesa, nemmeno dopo essere stati maltrattati da qualcun altro.
In mezzo a tutto questo è arrivato il famigerato Quora Partner Program (QPP), che invece di valorizzare lo sforzo di chi scriveva risposte di qualità enciclopedica, pagava centesimi a chi scriveva domande di bassa qualità. Questo ha portato a un abuso di domande scadenti, create solo nella speranza di diventare virali e far guadagnare di più. Il problema principale non era tanto la mossa di pagare le persone per fare domande (assurda, perché il vero valore sta nelle risposte, anche se accettabile), l'errore più grande è stato quello di privilegiare la quantità rispetto alla qualità. I pagamenti erano troppo bassi perché le persone si concentrassero sulla creazione di contenuti di alta qualità. Quora avrebbe dovuto essere più selettiva, pagando per un numero minore di domande ma consentendo a chiunque di guadagnare almeno 5 o 10 dollari al giorno, un minimo di decenza. Quora avrebbe dovuto riconoscere il QPP come un legittimo lavoro part-time, non come una presa in giro. Gli utenti più intelligenti erano costretti a tradurre le risposte più popolari, perché quando si traduceva una risposta, si traduceva anche la domanda (funzionava così), e anche quella domanda contava per il QPP. Questo era l'unico modo per guadagnare qualcosa che si avvicinasse a una cifra decente. Tuttavia, Quora ha presto iniziato a boicottare anche questi tentativi, imponendo varie sanzioni.
Un altro problema di questa fase è che Quora non permette più di spiegare ulteriormente le domande. Hanno anche ridotto la lunghezza di ogni domanda. Così facendo, le hanno mediocrizzate. Alcune domande devono essere più lunghe per essere veramente chiare, e molte hanno bisogno di una spiegazione, di un po' di contesto. Non ditemi che ci sono i commenti, nessuno li legge. Non permettere che le domande siano spiegate e ridurre la lunghezza consentita è un grave errore che incoraggia la superficialità e non aiuta assolutamente nel'operazione consulenza degli esperti.
In breve, a causa della censura, di algoritmi ingannevoli e opportunistici e dell'abbondanza di domande di bassa qualità e di risposte mal tradotte, Quora è scesa quasi al livello volgare di Yahoo! Answers, perdendo il suo scopo originario di ricerca di opinioni di esperti su domande specifiche. Inoltre, gli aspetti visivi e l'interfaccia utente sono rimasti fermi allo stile di sviluppo del 2011. Per molto tempo, l'app di Quora non è stata altro che una lenta riproduzione del sito web in modalità web view (nonostante l'azienda avesse milioni da investire per realizzare un'app mobile più nativa e user friendly). Il sito era goffo, l'interfaccia utente assolutamente mediocre e obsoleta e persino il contenuto legale del sito web di Quora era mal tradotto in stile traduttori automatici. Ma questo non era il peggio: il peggio doveva ancora venire.
Stadio di Decadenza
Intorno al 2022, credo in aprile se non ricordo male, tra la delusione generale, lo sfinimento e la noia della maggior parte dei suoi utenti, Quora ha finalmente rimosso il QPP e, qualche tempo dopo, anche la funzione di traduzione di domande e risposte. Questo non è avvenuto perché Quora ha finalmente riconosciuto il suo errore; è successo perché l'intelligenza artificiale e il ChatGPT hanno iniziato a emergere alla luce pubblica, e Quora ha iniziato a lanciare il Quora Prompt Generator (QPG), un bot che genera automaticamente domande, e Poe, un bot che utilizza l'intelligenza artificiale per rispondere alle domande.
Risultato: cosa ci si può aspettare da un sito di domande e risposte che genera le domande da solo usando il QPG e si risponde da solo usando Poe? A quanto pare, Quora non ha più bisogno di utenti. E difatti, un contenuto che sia realmente reale e originale è ormai sempre più scarso. Quando apri un account Quora oggi, vedrai principalmente le stesse domande e risposte che appaiono continuamente in rotazione ripetitiva. Quora è ormai esausto, con la sua interfaccia inadequata, la sua mancanza di rispetto e considerazione verso gli utenti e la sua censura sempre più agressiva (non puoi aggiungere link nelle tue risposte, come ho già menzionato, neppure se questo risponde a una domanda che ti hanno fatto e sta dentro del contesto di questa, in quanto diverse persone hanno riportato che il loro account è stato chiuso definitivamente solo per aver messo dei link che non erano di Wikipedia o di un altro sito reputabile o riconosciuto. E si trattava di account di valore, con migliaia di risposte utili, che hanno apportato un enorme valore alla piattaforma). Finalmente hanno rimosso completamente l'abilità di modificare gli argomenti sulle domande e Quora continua a sbagliare nell'attribuire i topic, malgrado tutta l'IA che hanno. Quora è ormai un autentico relitto che continua a generare soldi come una macchina, ma, come nel caso degli altri social menzionati, non ha più nulla da offrire all'utente.
Conclusioni
Seguendo la storia di ciascuno di questi casi di studio, anche se la narrazione può essere in parte soggettiva, viene spontaneo chiedersi se questo tipo di declino sia inevitabile per tutte le piattaforme di social. Ovviamente nulla dura per sempre. E i social media non fanno eccezione. Tutto, anche se redditizio, alla fine stanca le persone, soprattutto se si commettono errori fatali come quelli che abbiamo visto. Tuttavia, se si analizzano attentamente questi errori, è facile notare che hanno tutti una radice comune: il successo di una piattaforma segna sempre l'inizio del suo declino, e la causa è sempre la stessa. Una volta che una piattaforma di social media ha successo, nulla può fermare questa gloria e gli utenti cessano di essere importanti. Questo è l'errore comune commesso da Facebook, Badoo e Quora, ognuno in modo diverso, ma non solo da loro, in realtà è comune alla stragrande maggioranza delle piattaforme. Come si può evitare? Molto semplicemente: non smettere mai di considerare gli utenti. Dare loro la priorità fin dall'inizio, stabilendo fin dall'inizio una politica in cui l'utente è importante quanto il cliente.
Che? L'utente non è il cliente? Questo può sorprendere molti, ma no, l'utente non è il cliente! Nei social, l'utente è il prodotto. I clienti pagano, comprano. Ma, in un social, gli utenti usufruiscono di questi servizi in modo gratuito in quanto questi sono in realtà un vettore fornito dalla piattaforma con una fonte indiretta di profitti per gli investitori - coloro che pagano per la pubblicità su misura che si adatta alle preferenze dell'utente. Se un utente, mediante le sue interazioni nel social, mostra interesse in alcuni tipi di soggetti, il social gli mostrerà pubblicità adattata a questi gusti e interessi. Se come utente, mi piacciono gli sport acquatici, per esempio, il social mi mostrerà quasi sempre pubblicità relativa a servizi, prodotti o attività in rapporto con gli sport acquatici. Ed è raro per un utente di essere interessato soltanto a una cosa. Di solito gli utenti hanno un'amplia gamma di interessi. E la pubblicità visibile sui social è stata disegnata per riflettere questi interessi. Vengono preparati su misura e personalizzati per ogni utente. La pratica commerciale ha dimostrato che queste strategie di marketing funzionano e apportano al social ingenti profitti, oltre ovviamente al commercio dei dati personali, il quale, a dispetto di tutto quello che puoi aver letto e le leggi esistenti, vengono severamente applicate soltanto per punire i piccoli commerci o i siti web minori. Una piattaforma come Facebook, non cesserà mai di trasgredire queste leggi, al pari delle maggiori piattaforme sociali, che, loro sì, hanno il diritto legale di inviare spam tutti i giorni.
Tuttavia, l'utente è un attore commerciale che potrebbe avere un ruolo più attivo, essere un po' meno prodotto e un po' più cliente, godere di maggiore importanza e considerazione perché, in definitiva, l'utente è il motore di tutto. Attirano gli inserzionisti e alla fine comprano i prodotti. Pertanto, senza che gli utenti attirino le aziende e senza che le aziende generino reddito per le piattaforme, il successo non sarebbe possibile o non durerebbe a lungo. Ecco perché è fondamentale non smettere mai di considerare l'utente finale. In questo modo, è possibile evitare la maggior parte degli errori che le piattaforme di social media commettono tra la fase di consolidamento e quella di declino, ed evitare o ritardare il più possibile questo declino. In definitiva, tutti ne traggono vantaggio. Le piattaforme di social media ancora in fase di lancio dovrebbero tenerne conto.